Professionalità che spaziano dalla geologia, alla geomorfologia, alla geofisica, al remote sensing, al monitoraggio ambientale, all’utilizzo di GIS (Geographical Information System). Tutte raccolte in un gruppo di lavoro operativo in Terralab srl, con sede a Potenza. Abbiamo intervistato Massimo Bavusi, presidente dell’azienda, per conoscere meglio l’identità di questa realtà lucana e le aspettative rispetto al percorso di innovazione avviato con T3 Innovation.

Come è nata Terralab?
Terralab nasce dalla volontà di ricapitalizzare le esperienze formative che il team aveva avuto modo di acquisire operando nell’ambito della ricerca. Gli imprenditori, infatti, erano tutti impegnati nell’attività di monitoraggio delle frane e dei cambiamenti geomorfologici derivanti da esse ed operavano sulla scorta di cartografie datate e informazioni poco affidabili. L’evoluzione tecnologica ha fatto sì che si imbattessero in droni di ultima generazione e che riscontrassero nei rilievi fotografici condotti con strumenti sapr (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) delle potenzialità fortemente contigue alla geofisica. Da tale considerazione è nata l’intuizione di creare una realtà imprenditoriale attraverso cui si potessero realizzare basi di dati funzionali alle analisi della Terra.

In quali ambiti opera Terralab e quali strumenti adotta?
L’azienda opera prevalentemente nel settore delle pianificazioni urbanistiche e della gestione delle emergenze idrogeologiche, ma anche dell’archeologia. Attualmente, Terralab dispone di un drone ad ala fissa e di un drone multirotore ed ha in animo di implementare tecnologie più all’avanguardia dotate di caratteristiche, risoluzione e sensori a bordo più performanti, capaci di restituire modelli tridimensionali numerici più precisi, con cui si possa migliorare l’attività di controllo dello stato di conservazione delle infrastrutture.

Qual è il punto di forza dell’azienda?
Abbiamo deciso di adottare un approccio lean nella predisposizione dei flussi di lavoro. Sin dal primo momento, non abbiamo puntato ad avere la tecnologia più innovativa e performante perché avevamo la consapevolezza di non disporre della struttura organizzativa, della capacità economico-finanziaria e delle competenze adeguate. Pertanto, la metodologia operativa che abbiamo adottato è sempre consistita nella scelta di tecnologie facili da gestire e manutenere che ci consentissero di diversificare il nostro business e di perfezionare gradualmente i nostri prodotti.

Ci racconta un vostro caso di successo? 
La sfida più grande che Terralab si è trovata ad affrontare è stata la gestione delle emergenze connesse all’alluvione che ha interessato il livornese nel 2017. In tale occasione, l’azienda ha supportato un grande gruppo industriale nella gestione della catena dell’emergenza, senza alcuna criticità e costituendo una risorsa fondamentale al processo di arginamento del problema. Per Terralab si è trattato del primo confronto con una realtà industriale nazionale e in una situazione di allarme, in cui l’azienda ha superato anche le sue stesse aspettative rispetto alla propria capacità di affrontare il cambiamento e l’allerta. Il successo è stato rappresentato dall’aver saputo restituire all’impresa cliente una visione globale, ma al contempo di dettaglio dell’area interessata, in maniera puntuale ed efficiente. Per Terralab questa abilità è stata la conferma dell’efficacia della metodologia operativa per step: soltanto procedendo per livelli, validando le soluzioni di volta in volta realizzate e mantenendo un profilo basso, è stato possibile reggere lo stress e le difficoltà date da un monitoraggio che ha visto i droni volare incessantemente per 15 giorni.

Cosa si aspetta Terralab da T3 Innovation?
Siamo molto entusiasti di essere entrati in contatto con T3 Innovation. Siamo certi che assieme riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi futuri, tra cui consolidare il nostro posizionamento nel settore del monitoraggio di infrastrutture ed entrare in modo sempre più autorevole nei mercati afferenti il settore del monitoraggio ambientale. Crediamo che T3 Innovation possa aiutare a costruire reti virtuose di contatti e possa supportare gli imprenditori, i ricercatori e gli startupper locali nella creazione di partenariati strumentali alla valorizzazione delle idee e dei prodotti lucani e allo sviluppo competitivo della Basilicata. Auspichiamo, inoltre, che la Regione supporti T3 Innovation creando opportunità di finanziamento adeguate a dare corso ai progetti di innovazione promossi e favoriti da T3 Innovation.

Terralab ha partecipato al BootCamp organizzato da T3 Innovation. Com’è andata questa esperienza?
Il boot camp è stato, senz’altro un’esperienza positiva perché ha dato all’azienda la possibilità di rompere gli schemi tradizionali di lavoro e di confrontarsi con la mente creativa e fresca degli studenti, con i quali si è creato un contatto proficuo e produttivo, nonostante i ritmi incalzanti delle attività.

fonte: T3 Innovation Blog

 

Pubblicato in TerraNews
Tra le tecnologie che si stanno attualmente imponendo in tutti i campi di applicazione figura certamente quella dei droni o piu' propriamente Unmanned Aerial Vehicle (UAV) o Sistemi Aerei a Pilotaggio Remoto (SAPR). Attualmente questi dispositivi sono in grado di aviotrasportare sensori anche molto raffinati in grado di acquisire dati sul territorio a costi accessibili da parte del professionista o del piccolo comune.
Il contributo dei SAPR alle Scienze della Terra consiste principalmente nella possibilita' di avere immagini telerilevate in diverse bande e riprese fotogrammetriche ad altissima risoluzione spaziale (pochi centimetri/pixel) a basso costo (da qualche centinaia a qualche migliaia di euro).
Pubblicato in Geofisica

La S.P.3 di Maratea (PZ) consente a schiere di visitatori di raggiungere i più bei luoghi del Mediterraneo ma è spesso soggetta al distacco di blocchi di roccia dai versanti soprastanti.

Terralab Srl è stata impegnata in un complesso lavoro d'integrazione di dati geofisici e fotogrammetrici necessari ad effettuare le analisi di stabilità di versante e a dimensionare correttamente le reti paramassi.

In questo lavoro sono state realizzate e combinate Tomografie di Resistività Elettrica (ERT), Sismiche a rifrazione (SR), georadar (GPR) su parete eseguito da personale abilitato ad operare su corda, rilievo geostrutturale e rilievo aerofotogrammetrico da drone.

PRODOTTI OTTENUTI:

  1. Supporto per Rilievo Geomeccanico
  2. Sismica Attiva
  3. Sismica a Rifrazione
  4. Sismica passiva a  stazione singola
  5. Indagine Georadar
  6. Indagini Geoelettriche
  7. Nuvola di punti
  8. Modello digitale della superficie (DSM)
  9. Modello digitale del Terreno (DTM)
  10. Modello a curve di livello
  11. Ortofoto digitale con risoluzione di 10 cm
  12. Rilievo topografico con GPS in configurazione RTK