Sono avvisaglie di pericolosità queste piccole scosse?
Il susseguirsi di più scosse di piccola entità determina una diminuzione dell’energia che si accumula sulla faglia e quindi la probabilità di avere un terremoto di forte intensità che si origini da quella stessa faglia sarà minore.
La Basilicata è considerata una regione ad alto rischio sismico. Cosa vuol dire?
Il rischio sismico è definito dalla combinazione di 3 fattori: la probabilità di accadimento di un evento basata sui dati storici (pericolosità), la fragilità del patrimonio edilizio (vulnerabilità) e la densità abitativa e costruttiva (esposizione). Un’area che non presenta tutti e tre questi fattori non può essere definita a rischio. La nostra regione è ad elevato rischio sismico perché presenta mediamente una pericolosità sismica medio-alta, una vulnerabilità molto elevata e un’esposizione alta
Cos’è tecnicamente un terremoto?
È una successione di onde elastiche che si propagano all’interno delle masse rocciose a seguito di una rottura generatasi nel sottosuolo o più spesso dallo “sbloccarsi” di una preesistente frattura con movimento relativo delle parti, chiamata faglia
Ci spiega le così dette “scosse di assestamento”?
In inglese aftershocks, sono eventi sismici secondari, non necessariamente meno distruttivi dell’evento principale, che seguono un evento di entità rilevante
Si usa dire che i terremoti importanti si ripropongono a distanza di anni (si pensi alla paura di una forte scossa a 30 anni da quella dell’80), è vero?
Studiando statisticamente la storia sismica di un territorio si può asserire che ogni tot numero di anni un evento sismico di una data intensità si possa verificare, ma questo non ci da la certezza di un accadimento sicuro e né tantomeno preciso spazialmente e temporalmente. Resta vero tuttavia che ogni giorno che passa corrisponde ad un aumento della probabilità che un dato evento possa accadere
La storia sismica della Basilicata registra molti terremoti nell’area appenninica. I più forti sono quelli del 1273 e del 1857. C’è uno studio del sottosuolo?
La Regione Basilicata ha avviato gli studi di microzonazione sismica del suo territorio:iIn ogni area "microzonata" vengono identificate le zone stabili, quelle che danno luogo ad amplificazione sismica e, infine, quelle potenzialmente instabili. Grazie a questi studi e alla conseguente mappatura dettagliata del territorio, potranno essere messe in campo, da parte degli enti interessati, le dovute prescrizioni edilizie, in base alle condizioni geologiche date
Il territorio di Muro Lucano è attraversato da faglie attive. Cosa sono ed incidono sui movimenti tellurici?
Una faglia è una frattura avvenuta entro un volume di roccia della crosta terrestre che mostra evidenze di movimento relativo tra le due masse rocciose da essa divise e possono generare terremoti. Vi sono varie faglie sismogenetiche riconosciute che attraversano la nostra regione, ma gli eventi naturali non seguono i confini amministrativi, quindi anche faglie sismogenetiche che si trovano in territori limitrofi, possono generare terremoti di cui risentiremmo gli effetti. Non sempre è possibile sapere quando una faglia si è formata, ma quello che è importante è sapere se la faglia è sismicamente attiva
La tipologia di terreno incide sulla percezione della scossa?
Assolutamente si. La caratteristiche del sottosuolo, oltre agli aspetti morfologici del territorio, giocano un ruolo fondamentale nell’amplificazione delle onde sismiche che li attraversano. Si possono così determinare livelli di danno anche molto differenti in zone limitrofe, a causa delle diverse caratteristiche del terreno interessato. Si tratta dei cosiddetti effetti di sito
E’ possibile, senza creare allarmismi, prevedere una scossa importante?
Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche la risposta è decisamente no, se invece intendiamo quello che gli americani chiamano "forecast", ovvero una previsione approssimativa che ci dice intervalli di tempo, di spazio e di magnitudo entro i quali si può verificare con maggiore probabilità della media un evento sismico, allora si è possibile avere delle indicazioni utili
Si stanno attuando politiche di prevenzione, tramite la costruzione di edifici antisismici?
Questa è una domanda che andrebbe fatta ad un ingegnere strutturista, ma proverò a rispondere lo stesso. L’attuale quadro normativo prevede verifiche e interventi sugli edifici pubblici strategici come le scuole nonché sulle nuove costruzioni, ma il punto cruciale riguarda l'edificato privato preesistente, che nella migliore delle ipotesi, ha ricevuto interventi con la L. 219/81 e che andrebbe adeguato alle nuove norme. Al momento, inoltre, sono previste detrazioni fiscali per l'adeguamento sismico volontario degli edifici esistenti (sismabonus), che consentono ai contribuenti di ottenere una detrazione fiscale Irpef di una percentuale delle spese sostenute per lavori di edilizia antisismica su abitazioni ed immobili per attività produttive
(il Roma 24-5-2018)
(c) Riproduzione riservata